sabato 25 gennaio 2014

PORTE GIREVOLI


Con il termine porte girevoli (in inglese “revolving doors”) si intende il passaggio di alti dirigenti  (della sanità nel nostro caso, ma non solo), dal settore pubblico a quello private e/o viceversa
, comprese entrate e uscite multiple, fra attività politica (ad esempio come legislatori), attività come funzionari in enti di regolamentazione, attività economica nelle industrie coinvolte e lobbying per le stesse industrie. In alcuni casi, lo stesso individuo svolge più di un ruolo contemporaneamente.
Si tratta di comportamenti disdicevoli perché ovviamente questi dirigenti possono usare informazioni a loro disposizione in un settore (di solito quello pubblico) per favorire l’altro settore (di solito quello privato), e molto spesso per favorire se stessi in termini di carriera e relativi emolumenti. 
Molti politologi sostengono che questa pratica può causare lo sviluppo di rapporti tra settore privato e governo basati sul clientelismo o sul conflitto di interessi.
Tali rapporti indebiti vanno a discapito dell'interesse generale; inoltre, possono causare una generale soggezione dei supervisori alle industrie regolamentate, detta regulatory capture.

Sono note le porte girevoli di famosi politici, dal britannico Blair al tedesco Schmidt, ma vi sono esempi noti anche nel settore sanitario. (1)

La caratteristica distintiva di un sistema “zombificato” è il modo in cui distribuisce i suoi frutti. In un’economia onesta, le persone fanno del loro meglio: lavorano duro e prendono le loro possibilità. Alcuni prevalgono perché sono produttivi, altri sono solo fortunati. Le chip vanno dove vogliono.
Ma dato che il sistema è stato invaso dagli zombie, le chip cadono dove viene detto loro di cadere. Piuttosto che ai produttori onesti ed efficienti, i premi vanno a chi cerca di ingraziarsi favori.

Il quotidiano inglese The Guardian diede notizia del passaggio di un importante consulente del governo di Obama dalla Casa Bianca all’industria farmaceutica. (2)
Si tratta di Elizabeth Fowler, l’esperta che aveva redatto la legge di riforma sanitaria USA conosciuta come Obamacare.
Prima di essere contrattata dal comitato del senato USA incaricato di redigere la legge, la Fowler era vicepresidente per le politiche pubbliche e le relazioni esterne (cioè per le attività di lobby) della WellPoint, la più grande società di assicurazioni sanitarie del paese.
Uno dei provvedimenti di Obamacare è l’obbligo per i cittadini di sottoscrivere una polizza sanitaria privata, senza alternative pubblica. Si tratta di un enorme regalo per l’industria delle assicurazioni.

Qualcuno aveva già fatto notare che quel provvedimento scritto dalla Fowler poteva essere considerato come scritto dalla WellPoint, ma pochi ci avevano fatto caso.
Nemmeno Obama, che quando si tratto di mettere in atto la riforma, dopo la sua approvazione, non esitò ad incaricare la Fowler di sovrintendere alle operazioni, nonostante le proteste di alcuni gruppi attenti all’etica del governo.
La Fowler arrivò a ricoprire il ruolo di assistente speciale del presidente per l’assistenza sanitaria e le politiche economiche. Fino a che, a dicembre del 2012, non decise di tornare a lavorare per l’amato e lucrativo settore privato.
Ha accettato infatti un ruolo da alto dirigente dal gigante farmaceutico Johnson & Johnson, dove si occupa di politiche globali (cioè di lobby anche al di fuori degli USA).

Inutile dire che anche l’industria farmaceutica beneficia di Obamacare, dato che aumenteranno gli assicurati e quindi le prescrizioni di farmaci e di altri materiali sanitari.
La Fowler potrà dare in cambio al nuovo datore di lavoro informazioni importanti e confidenziali apprese durante gli anni di lavoro con il governo e con la Casa Bianca.

La signora Fowler aveva già attraversato la porta girevole più di una volta… (4)
Aveva lavorato per il senatore Max Baucus prima di entrare nella Wellpoint… e anche dopo. Quando è tornata da Baucus ha sostituito Michelle Easton, un’altra lobbista della Wellpoint, che ha contribuito a consigliare il senatore sulla politica sanitaria mentre la Fowler era a libro paga della Wellpoint.
Poi, dopo che la legge è stata approvata, la Casa Bianca si è rivolta all’intelligente lobbista per attuarla. Dopo tutto, la notizia succulenta per quanto riguarda la legge è la disposizione che impone alle persone di acquistare prodotti da aziende come Wellpoint, che lo vogliano o meno. Come Assistente Speciale del Presidente per la Politica Sanitaria ed Economica al Consiglio Economico Nazionale, il suo lavoro era quello di fare in modo che Wellpoint ottenesse un buon ritorno dal suo investimento.
E poi, nel Dicembre 2012, whoosh… ha attraversato la porta girevole. Digitate in internet “Elizabeth Fowler” e “revolving door” e capirete l’intera storia.

“L’architetto dell’Obamacare,” dicono i giornali, ha lasciato la Casa Bianca per andare alla Johnson & Johnson.
Cosa farà lì? Testerà i pannolini per adulti? Andrà a buttare la spazzatura o scriverà jingle pubblicitari? No, le è stato dato un ruolo che le calza a pennello, una “posizione senior” presso i loro “affari col governo.”

 Non è la prima volta che negli Stati Uniti viene concesso questo tipo di privilegio. L’industria dell’etanolo ne è un esempio lampante. I crediti d’imposta agevolavano gli agricoltori che coltivavano mais e poi i federali obbligavano le compagnie petrolifere a comprarlo.
Wellpoint non è stato l’unico vincitore nel settore sanitario nel 2012.

Scrive il New York Times:
WASHINGTON  Solo due settimane dopo essersi dichiarata colpevole di grave frode federale, Amgen, la più grande società al mondo sulle biotecnologie, ha ottenuto il suo colpo di stato (passato inosservato) a Capitol Hill: i legislatori hanno inserito un paragrafo nel disegno di legge sul “fiscal cliff” (3) che ha fortemente favorito uno dei suoi farmaci, nonostante non venga menzionata tale azienda.

Il favore speciale era sepolto nella Sezione 632. Si tratta di un farmaco per la dialisi renale Sensipar che è stato esentato dalla riduzione dei costi per altri due anni. E’ stato il frutto degli sforzi di 74 lobbisti dell’Amgen. Dovrebbe costare al sistema Medicare fino a $500 milioni.

Ecco come funziona un sistema di zombie: i membri del Congresso concedono favori alle aziende del settore privato, poi le aziende restituiscono i favori dando a tali membri comodi posti di lavoro. Uno dei principali lobbisti dell’Amgen, per esempio, è stato un dipendente del senatore Max Baucus, capo della Commissione Finanze al Senato. Si chiama Jeff Forbes e l’Amgen ha dato ai politici $5 milioni sin dal 2007, con $68,000 a Baucus.
Povera Elekta AB, il produttore svedese di strumenti per le radiografie, è stato pugnalato alla schiena dalla stessa legge dell’ultimo minuto.
E’ il modo in cui avviene la “zombificazione”; i premi vanno a persone che sono maggiormente in grado di sovvertire il processo politico. Elekta era in svantaggio: una società straniera non poteva dare soldi ai politici. Varian, un suo concorrente, poteva. Inoltre, Varian ha messo 18 lobbisti sul caso ed è riuscita ad ottenere che i pagamenti ad Elekta fossero tagliati a metà.

Il governo ha interesse a reclutare personale dall'industria, in quanto ne trae molti benefici:

  • Esperienza – il governo necessita di personale con esperienza specifica nel settore privato, ed il settore privato trae vantaggio dall'impiegare persone con esperienza nel governo. In realtà, questo aspetto è positivo per la stessa collettività; perciò viene spesso citato dai fautori dello scambio di personale tra governo e settore privato.
  • Influenza – gli individui influenti nel settore privato possono essere di aiuto ad un governo che desidera cooperare con tale settore.
  • Sostegno politico – contributi in denaro, cooperazione politica oppure semplici espressioni pubbliche di appoggio, concesse da un interesse particolare a un governo, quando il governo impiega persone fedeli a tale interesse particolare.

D'altra parte l'industria trae benefici nel reclutare o lavorare con individui provenienti da una carriera governativa:
  • Accesso diretto al governo, soprattutto a politici influenti
  • Politiche pubbliche e regolamentazioni favorevoli
  • Informazioni che non siano di dominio pubblico
  • Concessione di appalti governativi

Secondo gli analisti, l'industria dei lobbisti può essere strettamente legata al sistema della porta girevole, in quanto il bene fondamentale di cui dispone un lobbista sono i contatti e l'influenza nei confronti dei funzionari del governo. Un simile clima industriale si rivela attraente per gli ex funzionari pubblici. Può anche tradursi in sostanziali compensi in denaro per l'industria del lobbying e centinaia di milioni in appalti o progetti pubblici per le parti che da tale industria sono rappresentate.

Per questi motivi, il fenomeno è regolamentato in molti paesi, come anche i problemi affini del lobbying e del finanziamento delle campagne elettorali. Tuttavia, il diritto in materia varia drasticamente a seconda dei Paesi.

E in Italia? E’ ancora molto di moda la politica delle porte girevoli e poltrone fisse, fatta da uomini che di volta in volta entrano ed escono dal mondo della politica e della finanza.
Quotidianamente assistiamo al movimento di “porte girevoli” in Parlamento, ove i big tramano per riciclarsi cercando di sfuggire alla rottamazione..
Non stupisce quindi e non aiuta a dissipare i sospetti che tra giochi politici e manipolazioni di ogni sorta, che in alcuni “Santuari del potere” la dirigenza resti in carica ininterrottamente anche per venti anni….

Ancora un’altra oliata alle porte girevoli e ce l’abbiamo fatta…forse...

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CLASSICO ESEMPIO DI “PORTE GIREVOLI”

Report Rai3 del 21/10/2012 - Bisogna cambiare la classe dirigente, ce lo dicono tutti i giorni. E allora cominciamo a vedere chi, a partire da domani mattina, invece di continuare a sgomitare dovrebbe essere invitato a godersi l'ottima pensione con serenità. Tratto da "Dirigenti di Classe", di Giovanna Boursier. "   >:-(              
Si parla anche di Antonio Mastrapasqua presidente Inps e direttore dell’ospedale privato israelitico
VIDEO: http://youtu.be/kWIEk1YB4YU

25 gennaio 2014 - Mastrapasqua è stato indagato sul caso dell’ospedale privato israelitico per le cartelle cliniche truccate per gonfiare i rimborsi L’indagine si basa sulla denuncia del Nas di Roma, datata 16 settembre 2013 e consegnata in procura, nella quale si ricostruisce la maxi truffa ai danni dello Stato. Illeciti per 85 milioni di euro. E dunque, migliaia di semplici interventi svolti negli ambulatori del reparto di odontoiatria dell’Ospedale Israelitico tra il 2006 e il 2009 si sono trasformati in «operazioni invasive e con notevole carico assistenziale effettuate in ortopedia». In totale sono state contate 12.164 schede di dimissione falsificate. ARTICOLO REPUBBLICA:http://www.repubblica.it/cronaca/2014/01/25/news/cartelle_cliniche_truccate_per_gonfiare_i_rimborsi_indagato_il_presidente_inps_illeciti_per_85_milioni-76875553/

Io ho una vita lavorativa...25 incarichi... Alla faccia! Chissà quante "porte girevoli" ha dovuto attraversare (...)

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NOTE
(1)

(2)  

(3)

 

(4)

Porte Girevoli e Zombie


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The cancer
di admin P. M.
sabato 25 gennaio 2014

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