domenica 26 gennaio 2014

GLI ANTICORPI MONOCLONALI CURANO IL CANCRO?


GLI ANTICORPI MONOCLONALI CURANO IL CANCRO?
La nascita del Cretin-ib, anticorpo universale della razionalità scientifica.
Tumori incurabili, 13 nuovi farmaci allungano la vita

Entro il 2014 saranno disponibili 13 nuovi farmaci brevettati per aiutare chi soffre per un tumore. Quando la malattia è ormai incurabile e le metastasi sono estese si potrà ricorrere terapie anti cancro che contrastano 15 forme di tumore ma non lo curano.
Repubblica Salute spiega che entro il 2013 saranno in commercio in Italia 9 medicinali e altri 4 saranno disponibili entro il 2014. I farmaci in arrivo hanno mosso i primi passi una decina di anni fa grazie a collaborazioni tra cliniche, centri di ricerca universitari come Harvard e industrie farmaceutiche come Novartis.
Nessuno guarisce il cancro ma ne contrastano la proliferazione incontrollata. Il trattamento serve a prolungare la sopravvivenza dei pazienti che hanno scoperto troppo tardi di essere malati, e potrebbe allungare di parecchi anni la vita di chi è condannato a pochi mesi di sopravvivenza.

Ma la speranza, per questi farmaci “intelligenti”, ha un costo: un trattamento può costare anche 60mila euro al mese!!!

Ecco i nuovi farmaci anti-cancro elencati dall’inserto Salute di Repubblica:

TUMORE AL POLMONE
XALCORI – Il principio attivo è il crizotinib. Si prescrive per il cancro del tipo non a piccole cellule e positivo al test Alk.
ALIMTA – Il principio attivo è il permetrexed. Si prescrive per il tumore del tipo “non a piccole cellule non squamoso”.
SENZA NOME – Il principio attivo è l’afatinib e si prescrive per tumore del tipo non a piccole cellule.

TUMORE CERVELLO
SIGNIFOR – Il principio attivo è il pasireotide e si prescrive se il tumore dell’ipofisi causa Sindrome di Cushing, un grave squilibrio ormonale, e nel caso di acromeglia, cioè deformazione progessiva di volti e mani.

TUMORE AL SENO
ALFINITOR – Il principio attivo è l’everolimus. Si prescrive per donne in post-menopausa con tumore di tipo Her2/neu negativo, dopo recidive o fallimento di terapie con ormoni inibitori dell’aromatasi non steroidei. Il farmaco è inoltre in fase di sperimentazione per il trattamento del tumore al seno metastatico di tipo Her2+ ed Her2-.

TUMORE ALLO STOMACO
SENZA NOME – Il principio attivo è il ramucirumab. Si prescrive nel caso di carcinoma gastrico metastatico.

TUMORE AL RENE
SENZA NOME – Il principio attivo è il dovitinib. Si prescrive in fase metastatica.
INLYTA – Il principio attivo è l’axitinib. Si prescrive in casi inoperabili negli adulti, dopo il fallimento con sunitinib o citochina.

TUMORE DEL COLON-RETTO
ZALTRAP – Il principio attivo è l’aflibercept e si prescrive per tumore metastatico che non risponde più alle cure.

LEUCEMIA
BOSULIF – Il principio attivo è il bosutinib e si prescrive nei casi di leucemia mieloide cronica.

MIELOMA MULTIPLO
SENZA NOME – Il principio attivo è panobinostat e si prescrive per il trattamento del mieloma multiplo.

MIELOFIBROSI E POLICITEMIA
JAKAVI – Il principio attivo è il ruxolitinib e si prescrive nel caso di mielofibrosi e policitemia.

MELANOMA
YERVOY – Il principio attivo è l’ipilimumab e si prescrive nel caso di melanoma
SENZA NOME – Il principio attivo è l’elotuzumab e si prescrive in casi inoperabili o metastatici già trattati.

CARCINOMA PANCREATICO
ALFINITOR – Il principio attivo è l’everolimus e si prescrive per tumori neuroendocrini di origine pancreatica in fase avanzata.”

Fonte: affaritaliani
Cronache
Tumori incurabili, 13 nuovi farmaci allungano la vita
Martedì, 15 gennaio 2013

Il grande risveglio dei farmaceutici e dell’industria della salute
La scoperta di un nuovo farmaco, con il relativo brevetto, teoricamente porta forti ricavi in queste società.
Per lunghi anni le società farmaceutiche sono rimaste depresse a causa di tutta una serie di minacce, a cominciare dalle scadenze dei brevetti e dalla concorrenza dei farmaci generici sino alla scarsa resa delle attività di Ricerca & Sviluppo e alla pressione globale sui prezzi. Ma ora, sembra che le maggiori società stiano cominciando a riassestarsi .
Il primo semestre del 2013 ha rappresentato probabilmente il punto più basso del ciclo per i ricavi delle big farmaceutiche, proprio per le scadenze dei brevetti e la pressione sui prezzi in quasi tutti i Paesi.
D’ora in avanti molte di esse dovrebbero mostrare incrementi delle vendite.
Nel 2012 la FDA americana ha approvato 39 nuovi farmaci, il numero più alto dal 2000. Gli analisti si aspettano che l’industria si espanda ulteriormente nei prossimi anni.
Le dimensioni del mercato farmaceutico dovrebbero crescere a livello globale – secondo IMS Health – del 3-6%.  
In particolare il mercato europeo dovrebbe crescere tra lo 0 e il 3%, quello americano dell’1-4% e quello dei Paesi emergenti del 7-10%.

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COMMENTI:

E’ assolutamente cristallizzato nella percezione dell’uomo comune che “se si arriva in tempo” ci si può salvare dal cancro , viene accettato il fatto che “se non si è arrivati in tempo” significhi appartenere al quel 20% sfigato magari per propria colpa di non essersi sottoposti agli screening (e questo ci è stato inculcato da una informazione mass-mediatica deviata)
Si continua a sostenere che la chemioterapia funziona: ciò è vero, se per funziona… si intende che produce una visibile riduzione della massa tumorale o delle popolazioni di cellule immature del sangue nelle varie leucemie o linfomi.
Su questa EVIDENZA che si è imperniata la cura convenzionale del cancro e i servizi sanitari rimborsano in base a questa riduzione di massa (efficacia è diventato sinonimo di distruzione di cellule… malate o anche sane, non importa…)
Di chi è il compito di ridefinire se “efficacia” è solo riduzione di massa?

Questo tipo di “pensiero unico” s’è retto sino a poco tempo fa per una serie di ragioni legate in parte a comunicazioni infedeli della verità clinica dei sopravviventi al cancro, parte all’ignoranza dell’ opinione pubblica che ha propagato la sensazione che la scienza stia dominando il cancro desumendo l’efficacia delle cure dai grandi numeri di tumori del seno trattati con successo.
Diciamo che ci si rincuora a pensare che solo un 15-20% di persone possa soccombere al cancro e senza approfondire si ritiene che sia una regola costante per tutti i tipi di cancro.

L’oncologo che ha qualche capello grigio in testa è in crisi di coscienza (se una coscienza ce l’ha) i non responsivi ai trattamenti (chemio-radio-resistenti da subito) coi loro numeri non proprio insignificanti hanno aggiunto un altro cruccio all’oncologo “pensante”.
Manca solo l’evidenza di un numero cospicuo di persone che abbiano rifiutato le terapie tossiche del cancro per riuscire finalmente a scrivere in letteratura medica che fare chemio o non fare addirittura assolutamente nulla , per certi tipi di tumori, significa vivere lo stesso identico numero di anni…

Oggi la ricerca è dichiaratamente impegnata su fronti diversi dalla chemio ANCHE per un’accentuato rifiuto di sottoporsi ad essa: accade sempre più sovente un rifiuto immediato da parte del paziente o successivo ai primi trattamenti.
I mirabolanti rimedi poc’anzi prospettati non costituiscono una novità scientifico-terapeutica, ma capitolo del business plan approntato dagli associati Big Pharma.
Farmaci molecolari, più cari dell’oro, che NON guariscono (cosa che costituirebbe jattura suprema: paziente guarito=cliente cessato), attirano il paziente al quale viene detto impropriamente che si tratta di “farmaci biologici” (e basta con questo biologico! Il termine è volutamente improprio e induce in confusione in quanto il termine biologico proviene da bios=vita…) e), mettono qualche “toppa” al cosmico fallimento della chemioterapia, guardata oggi con troppa ostilità anche dai meno informati.
Soprattutto – in sintesi – è una carica di cavalleria (in sella a meno blasonati equini…) che si tenta contro l’inesorabile tramonto della concezione citotossica (tossica per le cellule). Fallirà, questo è pacifico, ma intanto guadagneranno tempo e migliaia di dollari ed euro. Alla faccia di chi soffre e muore.

Visto che tutti i vari “-ib”, “-ab”, “if”, “or” ecc. che contraddistinguono gli anticorpi monoclonali riescono, nel migliore dei casi, ad allungare la sopravvivenza di qualche settimana (seppure a costo di pesanti effetti collaterali dovuti alla loro tossicità), sarebbe forse il caso di crearne un altro: il Cretin-ib, anticorpo universale della razionalità scientifica.

Sono proprio i chemioterapici ad essere tra le medicine più costose, specie gli anticorpi monoclonali venduti a peso d’oro: secondo fonte Farmadati 2007, una confezione da 30 compresse di Erlotinib (Roche) costa 3.239 Euro.
Una confezione da 120 compresse di Sorafenib (Bayer) costa 5.300 Euro.
Una confezione da 30 compresse di Sunitinib (Pfizer) costa 8.714 Euro…

In uno stato, ove il 30% della spesa farmaceutica a carico dello Stato è utilizzata per comprare chemioterapici… non pensate che l’investimento per la “ricerca” non comprenda qualche milione ( a carico dei contribuenti grazie agli investimenti pubblici ) per trovare l’ingranaggio da ungere e far si che l’antitumorale “Pinco” venga passato gratuitamente in dosi elevate per qualunque patologia?
Con i milioni si fa presto a far passare un farmaco per buono e risolutivo, poco importa se provoca danni irreparabili…

Sono tutti eroi coraggiosi, bisognerebbe scrivere un libro su di chi il cancro lo vive più o meno direttamente, con le testimonianze de “I primi giorni”, perchè la gran parte della gente non sa o non vuol sapere cosa vuol dire ricevere una diagnosi funesta!
In quei giorni, non esiste la logica, non c’è la ragione, si vaga… in un limbo di disperazione…
Le persone che sono intorno all’ammalato, non sono informate, non sanno nulla, il cancro miete vittime come la peste di Milano manzoniana, ma nessuno, sa cosa fare.
Poi, qualcuno, incontra Peter Pan e trova “l’Isola che non c’è”, un isola dove si può stare un pò più tranquilli, dove i dottori sono esterni e ti curano, come una volta, ti visitano, non ti stanno intorno con i loro aghi e le loro flebo, in attesa di vedere un marker salire o una massa crescere, per sperimentare una nuova soluzione, peggiore della prima!
Questo è il senso del discorso, far sapere a chi non sa, cosa vuol dire trovarsi in una situazione del genere e non sapere in che muro dare le testate.

Corruzione e collusione esistono ovunque dunque anche in medicina …
Io non penso che esista una congiura globale: esistono persone e gruppi assai bene centrati sulle modalità per lucrare sopra ogni “bisogno” dell’uomo, sia esso vero, lecito o indotto ad arte.

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The cancer
di admin P. M.
domenica 26 gennaio 2014

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