sabato 21 giugno 2014

PUBBLICAZIONI SU RIVISTE SCIENTIFICHE E CONFLITTO D'INTERESSI

Potrebbe sembrare una provocazione esagerata, quella di Richard Smith (per anni alla direzione del British Medical Journal) che nei mesi scorsi ha lanciato una campagna twitter #pharmaban per puntare l’attenzione su un conflitto d’interessi di vaste proporzioni che riguarda l’intero mondo dell’editoria medico-scientifica.
Il margine di profitto dell’aziende editoriali scientifiche multinazionali, anche in questi anni di crisi, è paragonabile a quello dell’industria farmaceutica o petrolifera; e non sempre quest’ultime, riescono a fare meglio.
Richard Smith, parla chiaro: le riviste possono ricavare anche un milione di dollari dalla pubblicazione di una ricerca finanziata dalle aziende farmaceutiche. Soprattutto le grandi realtà editoriali si sono trasformate di fatto in un veicolo di marketing per Bigpharma, diventando dipendenti finanziariamente dalle industrie farmaceutiche. Si tratta di un conflitto d’interesse di vaste proporzioni che mina la credibilità e l’affidabilità dell’intero mondo dell’informazione medico-scientifica.
In un contesto del genere, la richiesta di Richard Smith, di vietare la pubblicazione delle ricerche finanziate dalle aziende farmaceutiche sulle riviste più prestigiose, forse potrebbe essere di difficile attuazione, visti i grandi interessi economici in gioco, ma è di sicuro sensata.
In merito ai gravi problemi che interessano la ricerca medica riportiamo di seguito altri autorevoli interventi.

“Semplicemente non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica pubblicata, o fare affidamento sul giudizio di medici stimati o di linee guida autorevoli. Non traggo alcun piacere da questa conclusione, che ho elaborato lentamente e controvoglia nel corso dei due decenni in cui ho lavorato come editor al New England Journal of Medicine.”
- Marcia Angell, la prima donna a ricoprire il ruolo di direttore responsabile del New England Journal of Medicine, una delle più prestigiose riviste medico-scientifiche al mondo

…Abbiamo infatti troppe volte scoperto che dietro la riservatezza delle informazioni scientifiche sullo sviluppo di farmaci e presidi medici, concessa per tutelare i giusti interessi commerciali di chi ha investito in ricerca e innovazione per la tutela e la promozione della salute, si sono nascoste truffe, frodi e addirittura reati gravi. Si va dall’occultamento di seri effetti collaterali (anche mortali) dei farmaci, alla modifica fraudolenta dei dati a favore del proprio prodotto, per citare solo i più comuni. Sono molte le multinazionali del farmaco che si sono macchiate di questo tipo di azioni. Contrastare una simile corruttela è purtroppo impresa ardua….
…Di fatto, l’unico modo per ostacolare questi comportamenti è quello di imporre trasparenza e aumentare il controllo delle informazioni…

Fonte: http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/vittorio-bertele-guido-bertolini-silvio-garattini/trasparenza-della-ricerca-che

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