Avreste mai pensato, quando curate una malattia grave come un tumore, che proprio le cure che dovrebbero salvarvi la vita potrebbero invece togliervela?
Un incubo solo all’idea eppure il rischio è in agguato e a volte capita che alcuni trattamenti sviluppino effetti collaterali dannosi non previsti.
Quando si lotta contro il cancro, le terapie mirano a uccidere il tumore primario e a prevenire la metastasi. Ma adesso un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Science' ha scoperto che un trattamento per il tumore al seno che blocca l'integrina beta 1 puo' causare metastasi in certi pazienti.
Non succede sempre e non su tutti, ma solo su alcuni pazienti in particolare. Capita che inibendo l’integrina dentro le linee cellulari del cancro al seno, le cellule ritrovino capacità di “fuggire” ognuna per conto proprio, una vera e propria migrazione di massa ma incontrollata. Le cellule si diffondono meglio, rapidamente e questo, associato alle cellule malate, determina la diffusione di metastasi.
Le integrine sono delle proteine che interferiscono nell’adesione tra le cellule e la matrice extracellulare.
In questo senso, sono responsabili della forma e della motilità cellulare, benché possiedano anche la proprietà di influenzare il ciclo cellulare.
Dai test effettuati in vitro da un team di ricercatori dell'olandese Leiden University e' emerso che inibendo l'integrina nelle linee cellulari del cancro al seno chiamate Tnbc, le cellule acquisiscono la capacita' di migrare individualmente.
E se iniettate nei pesci zebra, le cellule Tnbc carenti di beta 1 si diffondono meglio e piu' lontano delle Tnbc normali mentre quando impiantate nei topi generano piu' metastasi polmonari.
Risultati che suggeriscono che le integrine beta 1 potrebbero non essere una strategia efficace universale per il trattamento del cancro al seno.
Da rivedere dunque gli studi sull’uso di cure a inibizione dell’integrina BETA 1 per la terapia del cancro al seno, cercando di associarla al quadro clinico delle varie pazienti nel modo più mirato possibile, o altrimenti di escluderla.
Approfondimenti:
Cancro: scoperto processo curativo che potrebbe favorire metastasi
http://www.liquidarea.com/2014/02/cancro-scoperto-processo-curativo-che-potrebbe-favorire-metastasi/
La terapia con gli anticorpi monoclonali per il cancro della mammella
Per il trattamento dei tumori della mammella gli anticorpi monoclonali più utilizzati sono trastuzumab e bevacizumab, meglio noti con i nomi commerciali rispettivamente di Herceptin® e Avastin®
Biologia molecolare dei tumori e classificazione dei farmaci mirati:
http://www.alcase.it/educational/premessa-farmaci-mirati/farmaci-mirati/
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The cancer
di admin P. M.
Lunedì 10 febbraio 2014
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